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(08/10/2025 • 07:20)
(08/10/2025 • 00:23)
Manifestazioni pro-Pal, scontri e idranti in piazza a Bologna
Corteo anche a Torino nonostante la Questura non lo avesse autorizzato
Corteo anche a Torino nonostante la Questura non lo avesse autorizzato
(07/10/2025 • 23:26)
Sondrio, stacca un orecchio a morsi a una donna e la violenta: fermato
L'aggressore, un 24enne originario del Mali, è stato fermato poco lontano in stato confusionale
L'aggressore, un 24enne originario del Mali, è stato fermato poco lontano in stato confusionale
(07/10/2025 • 22:51)
Pavia, studentessa 19enne violentata dal vicino di casa | È riuscito a farsi aprire la porta con la scusa del latte
Le urla della ragazza hanno richiamato l'attenzione di un'altra vicina che ha subito chiamato i soccorsi
Le urla della ragazza hanno richiamato l'attenzione di un'altra vicina che ha subito chiamato i soccorsi
(07/10/2025 • 22:32)
I pro-Pal celebrano il 7 ottobre, cariche e scontri a Bologna
A Bologna si sono verificati scontri in serata tra i manifestanti e le forze dell'ordine in Via Rizzoli, poco fuori Piazza Maggiore. Gli agenti hanno usato anche gli idranti per disperdere i giovani accorsi in Piazza del Nettuno, nonostante i divieti. La polizia ha fatto ricorso anche ad un paio di cariche. Le aree erano già state cinturate da un massiccio dispiegamento delle forze dell'ordine che avevano avuto precise indicazioni di contenere gli eccessi.
A Bologna si sono verificati scontri in serata tra i manifestanti e le forze dell'ordine in Via Rizzoli, poco fuori Piazza Maggiore. Gli agenti hanno usato anche gli idranti per disperdere i giovani accorsi in Piazza del Nettuno, nonostante i divieti. La polizia ha fatto ricorso anche ad un paio di cariche. Le aree erano già state cinturate da un massiccio dispiegamento delle forze dell'ordine che avevano avuto precise indicazioni di contenere gli eccessi.
(07/10/2025 • 21:51)
Spariscono i dossi ad Aci Castello: rubati e installati a Catania
Ci sono ladri di auto, di biciclette, persino di merendine, ma ad Aci Castello c’è chi ha pensato di portarsi via i dossi stradali e rimontarli a Catania. È successo in via Macaluso, dove alcuni rallentatori di velocità sono misteriosamente scomparsi. "Un gesto da Robin Hood dell’asfalto, ma senza autorizzazioni. Adesso i dossi, lo vedete, sono di nuovo a loro posto”. Nel cuore della notte un cittadino, o forse un gruppo, li avrebbe smontati con cura e reinstallati dove, evidentemente, riteneva servissero di più, al villaggio Dusmet. Il primo ad accorgersi della scomparsa dei dossi, costati 3 mila euro, è un cittadino che l'ha subito segnalato al Comune.
Ci sono ladri di auto, di biciclette, persino di merendine, ma ad Aci Castello c’è chi ha pensato di portarsi via i dossi stradali e rimontarli a Catania. È successo in via Macaluso, dove alcuni rallentatori di velocità sono misteriosamente scomparsi. "Un gesto da Robin Hood dell’asfalto, ma senza autorizzazioni. Adesso i dossi, lo vedete, sono di nuovo a loro posto”. Nel cuore della notte un cittadino, o forse un gruppo, li avrebbe smontati con cura e reinstallati dove, evidentemente, riteneva servissero di più, al villaggio Dusmet. Il primo ad accorgersi della scomparsa dei dossi, costati 3 mila euro, è un cittadino che l'ha subito segnalato al Comune.
(07/10/2025 • 19:42)
Moschea abusiva a Pontedera, botta e risposta Ceccardi-Cocilova
Una fabbrica dismessa nelle campagne di Pontedera riqualificata e trasformata in un centro culturale che in realtà ospita una moschea abusiva. La denuncia dell'europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi scatena la polemica, per il comune di Pontedera è tutto in regola. "Si tratta di uno spazio privato che ospita una associazione di un centro culturale. Lo frequentiamo anche noi che siamo spesso invitati per gli eventi. Niente di assolutamente abusivo. Hanno svolto tutte le pratiche e ottenuto l'agibilità dunque è tutto in regola" ha spiegato Carla Cocilova, vice-sindaca di Pontedera. "Dietro al fenomeno centri culturali si nascondono moschee abusive, veri e propri centri di culto. E' un modo molto comune di aggirare la legge. Anche quella di Pontedera è una moschea abusiva, il comune l’ha inaugurata in pompa magna, ma io credo che il paese meriti di più" ha detto Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega. Non esiste un censimento ufficiale sulla presenza né di musulmani praticanti sul territorio (perché una parte consistente sono irregolari), né dei luoghi di culto, spesso centri culturali di associazioni private che suppliscono alla mancanza di moschee ufficiali. La Toscana è una delle regioni col più alto numero di islamici in Italia.
Una fabbrica dismessa nelle campagne di Pontedera riqualificata e trasformata in un centro culturale che in realtà ospita una moschea abusiva. La denuncia dell'europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi scatena la polemica, per il comune di Pontedera è tutto in regola. "Si tratta di uno spazio privato che ospita una associazione di un centro culturale. Lo frequentiamo anche noi che siamo spesso invitati per gli eventi. Niente di assolutamente abusivo. Hanno svolto tutte le pratiche e ottenuto l'agibilità dunque è tutto in regola" ha spiegato Carla Cocilova, vice-sindaca di Pontedera. "Dietro al fenomeno centri culturali si nascondono moschee abusive, veri e propri centri di culto. E' un modo molto comune di aggirare la legge. Anche quella di Pontedera è una moschea abusiva, il comune l’ha inaugurata in pompa magna, ma io credo che il paese meriti di più" ha detto Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega. Non esiste un censimento ufficiale sulla presenza né di musulmani praticanti sul territorio (perché una parte consistente sono irregolari), né dei luoghi di culto, spesso centri culturali di associazioni private che suppliscono alla mancanza di moschee ufficiali. La Toscana è una delle regioni col più alto numero di islamici in Italia.
(07/10/2025 • 19:34)
L'arresto del latitante Leonardo"Gesualdo: le immagini delle telecamere a infrarossi
L'hanno sorpreso nel sonno e arrestato. I Carabinieri del Gis hanno fatto irruzione all'interno di un edificio della periferia di Foggia, dove si trovava il pregiudicato latitante Leonardo Gesualdo, ricercato dal 2020 e già condannato in primo grado a 12 anni per associazione mafiosa, inserito nella lista dei latitanti più pericolosi. Il 39enne esponente di spicco della "Società foggiana" in fuga oramai da 5 anni è stato localizzato nel suo rifugio e nonostante avesse in suo possesso una pistola con matricola abrasa, con caricatore inserito contenente sei colpi si è arreso senza opporre alcuna resistenza.
L'hanno sorpreso nel sonno e arrestato. I Carabinieri del Gis hanno fatto irruzione all'interno di un edificio della periferia di Foggia, dove si trovava il pregiudicato latitante Leonardo Gesualdo, ricercato dal 2020 e già condannato in primo grado a 12 anni per associazione mafiosa, inserito nella lista dei latitanti più pericolosi. Il 39enne esponente di spicco della "Società foggiana" in fuga oramai da 5 anni è stato localizzato nel suo rifugio e nonostante avesse in suo possesso una pistola con matricola abrasa, con caricatore inserito contenente sei colpi si è arreso senza opporre alcuna resistenza.
(07/10/2025 • 19:14)
Italiana morta a Formentera,"l'autopsia esclude la morte violenta
Non un femminicidio. L'autopsia avrebbe escluso la morte violenta di Luisa Asteggiano, l'italiana di 45 anni di Bra, Cuneo, ritrovata senza vita domenica mattina in un appartamento a Formentera in Spagna. Lo ha dichiarato il comando della Guardia Civil delle Baleari in una nota. Ivan Sauna, il compagno 51enne della donna, fermato con l'accusa di omicidio, è già stato rimesso in libertà dal magistrato. Sarebbe estraneo ai fatti. Gli inquirenti stanno cercando di chiarire la causa esatta della morte. L'ipotesi più accreditata al momento è che si sia trattato di un incidente domestico. Sulla donna sarebbero stati trovati numerosi lividi. Gli investigatori hanno richiesto nuovi esami che potrebbero aiutare nella soluzione del caso. La donna era andata a vivere a Formentera 15 anni fa, dopo il divorzio. Faceva la cameriera in un locale della movida. Soffriva di una forte depressione dopo che la magistratura spagnola aveva disposto l'allontanamento del figlio adolescente, affidato al padre.
Non un femminicidio. L'autopsia avrebbe escluso la morte violenta di Luisa Asteggiano, l'italiana di 45 anni di Bra, Cuneo, ritrovata senza vita domenica mattina in un appartamento a Formentera in Spagna. Lo ha dichiarato il comando della Guardia Civil delle Baleari in una nota. Ivan Sauna, il compagno 51enne della donna, fermato con l'accusa di omicidio, è già stato rimesso in libertà dal magistrato. Sarebbe estraneo ai fatti. Gli inquirenti stanno cercando di chiarire la causa esatta della morte. L'ipotesi più accreditata al momento è che si sia trattato di un incidente domestico. Sulla donna sarebbero stati trovati numerosi lividi. Gli investigatori hanno richiesto nuovi esami che potrebbero aiutare nella soluzione del caso. La donna era andata a vivere a Formentera 15 anni fa, dopo il divorzio. Faceva la cameriera in un locale della movida. Soffriva di una forte depressione dopo che la magistratura spagnola aveva disposto l'allontanamento del figlio adolescente, affidato al padre.
(07/10/2025 • 19:03)
Schiaffi e scossoni ai bimbi dell'asilo nido, tre educatrici sospese a Potenza
Le operatrici della struttura, in regime di convenzione con il Comune, sono accusate di "frasi denigratorie e violenze fisiche, di entità tale da cagionare sofferenze fisiche e morali, idonee a compromettere il regolare sviluppo psico-fisico dei minori"
Le operatrici della struttura, in regime di convenzione con il Comune, sono accusate di "frasi denigratorie e violenze fisiche, di entità tale da cagionare sofferenze fisiche e morali, idonee a compromettere il regolare sviluppo psico-fisico dei minori"
(07/10/2025 • 18:33)
Pavia, condivide con altri il video di un'amica pubblicato su Onlyfans e viene condannato: per la Cassazione è revenge porn
Per gli ermellini i video sessualmente espliciti acquisiti da un utente non possono essere diffusi liberamente
Per gli ermellini i video sessualmente espliciti acquisiti da un utente non possono essere diffusi liberamente
(07/10/2025 • 16:57)
(07/10/2025 • 16:51)
(07/10/2025 • 15:19)
Bari, miele al neonato che rischia di morire per botulismo infantile: salvato dai medici
Il piccolo, di appena sei mesi, è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale Giovanni XXIII
Il piccolo, di appena sei mesi, è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale Giovanni XXIII
(07/10/2025 • 15:13)
Foggia, irruzione nel covo del boss Gesualdo: le immagini dal drone
Le immagini del drone provengono dalla periferia di Foggia, dove gli uomini del GIS - le teste di cuoio dei Carabinieri - hanno fatto irruzione nel covo dove si nascondeva Leonardo Gesualdo, boss della criminalità organizzata foggiana accusato di associazione mafiosa. L'uomo è stato catturato il 7 ottobre all'alba dopo 5 anni di latitanza.
Le immagini del drone provengono dalla periferia di Foggia, dove gli uomini del GIS - le teste di cuoio dei Carabinieri - hanno fatto irruzione nel covo dove si nascondeva Leonardo Gesualdo, boss della criminalità organizzata foggiana accusato di associazione mafiosa. L'uomo è stato catturato il 7 ottobre all'alba dopo 5 anni di latitanza.
(07/10/2025 • 15:09)
Napoli, temeva di avere un infarto ma era un tappo di bottiglia incastrato nell’esofago
Gli esami cardiaci all’ospedale dei Pellegrini erano risultati negativi: a svelare l’origine del problema è stata una radiografia
Gli esami cardiaci all’ospedale dei Pellegrini erano risultati negativi: a svelare l’origine del problema è stata una radiografia
(07/10/2025 • 15:07)
Firenze, sequestrati oltre 19mila accessori contraffatti
La guardia di finanza di Firenze ha sequestrato più di 19mila accessori metallici con il logo contraffatto di una nota maison italiana. L'operazione del 2° Nucleo Operativo Metropolitano ha portato all'individuazione di un sito logistico e produttivo gestito da un cittadino straniero, dove i pezzi venivano stoccati e confezionati. Il responsabile è stato denunciato e sono in corso accertamenti sui canali di approvvigionamento e distribuzione.
La guardia di finanza di Firenze ha sequestrato più di 19mila accessori metallici con il logo contraffatto di una nota maison italiana. L'operazione del 2° Nucleo Operativo Metropolitano ha portato all'individuazione di un sito logistico e produttivo gestito da un cittadino straniero, dove i pezzi venivano stoccati e confezionati. Il responsabile è stato denunciato e sono in corso accertamenti sui canali di approvvigionamento e distribuzione.
(07/10/2025 • 14:39)
Caso Giulia Schiff, assolti gli 8 militari dell'aeronautica di Latina accusati di nonnismo
I fatti risalgono al 2018, quando si tenne il cosiddetto "battesimo del volo": per il giudice non si trattò di violenza
I fatti risalgono al 2018, quando si tenne il cosiddetto "battesimo del volo": per il giudice non si trattò di violenza
(07/10/2025 • 14:07)
Caso Schiff, assolti gli otto militari accusati di violenze: "Il fatto non sussiste"
Erano otto i commilitoni accusati di lesioni e violenza privata nei confronti dell'allieva pilota Giulia Schiff, sottoposta al battesimo del volo nell'aeroporto militare di Latina. Sono stati tutti assolti perché, scrive ora il giudice monocratico, il fatto non sussiste. Il pm aveva chiesto un anno di carcere per tutti gli imputati, che avevano costretto nel 2018 la Schiff a sottostare alla pratica, consuetudine della caserma, nonostante la giovane continuasse a chiedere di smettere. Nel video portato in aula erano evidenti le frustate, le botte e la testa sbattuta contro l'ala di un velivolo. Un rituale che per la procura si era trasformato in violenza. "La volontà dell'allieva pilota è stata azzerata" aveva sostenuto l'accusa. Il giudice invece fa cadere entrambe le accuse. "L'Aeronautica è sempre stata vicina a loro" ha detto uno dei difensori. Giulia Schiff, presente all'udienza con il figlio di sei mesi, non ha commentato. Critica nei confronti del nonnismo, era stata espulsa dall'Aeronautica perché non in possesso di attitudine militare e professionale. Nel 2022 però si è unita alla legione internazionale per combattere in Ucraina, dove ha conosciuto il marito Victor. Una sentenza inaspettata, dice il suo avvocato. "Una sentenza che se male interpretata, e leggeremo le motivazioni, rischia di perpetrare nelle caserme tradizioni più o meno goliardiche".
Erano otto i commilitoni accusati di lesioni e violenza privata nei confronti dell'allieva pilota Giulia Schiff, sottoposta al battesimo del volo nell'aeroporto militare di Latina. Sono stati tutti assolti perché, scrive ora il giudice monocratico, il fatto non sussiste. Il pm aveva chiesto un anno di carcere per tutti gli imputati, che avevano costretto nel 2018 la Schiff a sottostare alla pratica, consuetudine della caserma, nonostante la giovane continuasse a chiedere di smettere. Nel video portato in aula erano evidenti le frustate, le botte e la testa sbattuta contro l'ala di un velivolo. Un rituale che per la procura si era trasformato in violenza. "La volontà dell'allieva pilota è stata azzerata" aveva sostenuto l'accusa. Il giudice invece fa cadere entrambe le accuse. "L'Aeronautica è sempre stata vicina a loro" ha detto uno dei difensori. Giulia Schiff, presente all'udienza con il figlio di sei mesi, non ha commentato. Critica nei confronti del nonnismo, era stata espulsa dall'Aeronautica perché non in possesso di attitudine militare e professionale. Nel 2022 però si è unita alla legione internazionale per combattere in Ucraina, dove ha conosciuto il marito Victor. Una sentenza inaspettata, dice il suo avvocato. "Una sentenza che se male interpretata, e leggeremo le motivazioni, rischia di perpetrare nelle caserme tradizioni più o meno goliardiche".
(07/10/2025 • 14:06)
Brescia, sparatoria nel campo nomadi:"il video sul cellulare del figlio risolve il giallo
Sparava anche lei, anche Dolores Dori, morta in una faida tra sinti. È grazie a questo video trovato sul telefonino del figlio 16enne che gli investigatori sono riusciti a risolvere il giallo della 44enne ferita a morte il 2 ottobre scorso nel campo nomadi di Lonato del Garda nel bresciano. Con il cellulare il ragazzo ha ripreso l'agguato: l'auto che arriva, sfonda il cancello, gli occupanti che scendono, lo scontro, i colpi esplosi all'impazzata. Nel filmato si vede la vittima che apre il fuoco contro la famiglia rom rivale e viene colpita mentre spara. Poi viene abbandonata dal marito davanti all'ospedale di Desenzano del Garda, ma per lei ormai non c'è più nulla da fare. Era stata proprio Dolores Dori a organizzare la spedizione punitiva per impedire il matrimonio della figlia. Così era partita da Camponogara, in provincia di Venezia dove viveva con il marito e otto figli, e si era fatta 150 km in auto con la madre quasi 60enne, considerata la regina dei sinti di Pistoia, e il figlio adolescente. Per gli inquirenti si tratta di un'azione premeditata. Lo dimostrerebbero alcuni dettagli come i guanti di lattice indossati durante la sparatoria. La madre e il figlio di Dolores Dori sono stati fermati con le accuse di tentato omicidio pluriaggravato, detenzione illegale e porto abusivo di armi, minacce. Gli investigatori cercano il padre del pretendente, sospettato di aver sparato i tre colpi mortali. L'area del conflitto armato è stata sequestrata. Tensioni tra i sinti si sono registrate in tutti i campi nomadi del bresciano. Per questo è stata rafforzata ulteriormente la presenza dei carabinieri.
Sparava anche lei, anche Dolores Dori, morta in una faida tra sinti. È grazie a questo video trovato sul telefonino del figlio 16enne che gli investigatori sono riusciti a risolvere il giallo della 44enne ferita a morte il 2 ottobre scorso nel campo nomadi di Lonato del Garda nel bresciano. Con il cellulare il ragazzo ha ripreso l'agguato: l'auto che arriva, sfonda il cancello, gli occupanti che scendono, lo scontro, i colpi esplosi all'impazzata. Nel filmato si vede la vittima che apre il fuoco contro la famiglia rom rivale e viene colpita mentre spara. Poi viene abbandonata dal marito davanti all'ospedale di Desenzano del Garda, ma per lei ormai non c'è più nulla da fare. Era stata proprio Dolores Dori a organizzare la spedizione punitiva per impedire il matrimonio della figlia. Così era partita da Camponogara, in provincia di Venezia dove viveva con il marito e otto figli, e si era fatta 150 km in auto con la madre quasi 60enne, considerata la regina dei sinti di Pistoia, e il figlio adolescente. Per gli inquirenti si tratta di un'azione premeditata. Lo dimostrerebbero alcuni dettagli come i guanti di lattice indossati durante la sparatoria. La madre e il figlio di Dolores Dori sono stati fermati con le accuse di tentato omicidio pluriaggravato, detenzione illegale e porto abusivo di armi, minacce. Gli investigatori cercano il padre del pretendente, sospettato di aver sparato i tre colpi mortali. L'area del conflitto armato è stata sequestrata. Tensioni tra i sinti si sono registrate in tutti i campi nomadi del bresciano. Per questo è stata rafforzata ulteriormente la presenza dei carabinieri.
(07/10/2025 • 14:00)
Unabomber, verso l'archiviazione
L'identità di Unabomber rimane misteriosa, e con molta probabilità lo rimarrà per sempre. Era stato chiamato così il folle attentatore che tra il 1994 e il 2006 ha terrorizzato le regioni del Nord Est Italia disseminando rudimentali trappole esplosive in chiese, cimiteri, supermercati, sagre paesane, spiagge, cabine telefoniche. Dopo oltre due anni di analisi e perizie, gli esperti hanno stabilito che non c'è nessuna corrispondenza genetica tra il Dna delle 11 persone indagate e quello ricavato dai reperti conservati nell'archivio della Procura di Trieste. Il principale sospettato di essere Unabomber è stato per tutti questi anni Elvo Zornitta, ingegnere oggi 68enne della provincia di Pordenone. Finito a processo e poi prosciolto. L'inchiesta è destinata dunque a una nuova e definitiva archiviazione. Gli avvocati delle vittime - alcune di loro ferite gravemente - parlano di un epilogo che rattrista. Dopo oltre 20 anni di indagini, l'unico condannato è stato un poliziotto, accusato di aver manomesso un taglierino per dimostrare la colpevolezza di Elvo Zornitta.
L'identità di Unabomber rimane misteriosa, e con molta probabilità lo rimarrà per sempre. Era stato chiamato così il folle attentatore che tra il 1994 e il 2006 ha terrorizzato le regioni del Nord Est Italia disseminando rudimentali trappole esplosive in chiese, cimiteri, supermercati, sagre paesane, spiagge, cabine telefoniche. Dopo oltre due anni di analisi e perizie, gli esperti hanno stabilito che non c'è nessuna corrispondenza genetica tra il Dna delle 11 persone indagate e quello ricavato dai reperti conservati nell'archivio della Procura di Trieste. Il principale sospettato di essere Unabomber è stato per tutti questi anni Elvo Zornitta, ingegnere oggi 68enne della provincia di Pordenone. Finito a processo e poi prosciolto. L'inchiesta è destinata dunque a una nuova e definitiva archiviazione. Gli avvocati delle vittime - alcune di loro ferite gravemente - parlano di un epilogo che rattrista. Dopo oltre 20 anni di indagini, l'unico condannato è stato un poliziotto, accusato di aver manomesso un taglierino per dimostrare la colpevolezza di Elvo Zornitta.
(07/10/2025 • 13:49)
Auto di lusso rubate e vendute sul mercato arabo: svelato giro d'affari milionario
Auto di lusso rubate in Italia e in Spagna, "ripulite" in Belgio e vendute negli Emirati Arabi Uniti. Eseguite 14 misure cautelari nell'ambito dell'operazione "Palma", indagine del Nucleo investigativo dei Carabinieri di Reggio Emilia coordinata dalla Procura reggiana contro un'associazione transnazionale dedita ai furti e al riciclaggio di auto di lusso. L'attività, sviluppata con la Guardia Civil - Uco e la Polizia Federale Belga, con il supporto di Europol ed Eurojust, ha permesso di far luce sul giro d'affari milionario con veicoli di lusso rubati in Italia e Spagna che, ripuliti in Belgio, partivano dal porto di Anversa alla volta dei mercati degli Emirati Arabi Uniti.
Auto di lusso rubate in Italia e in Spagna, "ripulite" in Belgio e vendute negli Emirati Arabi Uniti. Eseguite 14 misure cautelari nell'ambito dell'operazione "Palma", indagine del Nucleo investigativo dei Carabinieri di Reggio Emilia coordinata dalla Procura reggiana contro un'associazione transnazionale dedita ai furti e al riciclaggio di auto di lusso. L'attività, sviluppata con la Guardia Civil - Uco e la Polizia Federale Belga, con il supporto di Europol ed Eurojust, ha permesso di far luce sul giro d'affari milionario con veicoli di lusso rubati in Italia e Spagna che, ripuliti in Belgio, partivano dal porto di Anversa alla volta dei mercati degli Emirati Arabi Uniti.
(07/10/2025 • 13:45)
Cortei Pro Pal, liberati i due arrestati: andranno a processo ad aprile
In attesa del processo previsto per aprile, sono stati rimessi in libertà con obbligo di dimora i due manifestanti arrestati a Roma durante i cortei propal, peraltro, nella stragrande maggioranza, di carattere pacifico. I due attivisti accusati per resistenza e danneggiamenti sono un 19enne padovano ed un 39enne da Bologna. Quest'ultimo, videomaker freelance, al magistrato ha raccontato di essersi trovato intrappolato per un'ora, di aver preso una manganellata e di avere scagliato una sedia contro le forze dell'ordine "per paura". "Un errore", si è giustificato. Ma non ha convinto il pm. Andrà alla sbarra con altri 12 fermati. Dei circa 300 identificati, una quarantina sono risultati estranei e perciò rilasciati. Invece 262 black bloc sono antagonisti arrivati da tutta Italia per ingaggiare battaglie urbane. Secondo i calcoli del Ministero dell'Interno, si sta toccando un picco di conflittualità. Nell'ultima settimana, il Viminale conta 330 manifestazioni con 38 situazioni critiche e 141 agenti feriti. Negli ultimi nove mesi, risultano oltre 8mila manifestazioni con 240 criticità e 325 feriti tra le forze dell'ordine: un aumento del 52% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
In attesa del processo previsto per aprile, sono stati rimessi in libertà con obbligo di dimora i due manifestanti arrestati a Roma durante i cortei propal, peraltro, nella stragrande maggioranza, di carattere pacifico. I due attivisti accusati per resistenza e danneggiamenti sono un 19enne padovano ed un 39enne da Bologna. Quest'ultimo, videomaker freelance, al magistrato ha raccontato di essersi trovato intrappolato per un'ora, di aver preso una manganellata e di avere scagliato una sedia contro le forze dell'ordine "per paura". "Un errore", si è giustificato. Ma non ha convinto il pm. Andrà alla sbarra con altri 12 fermati. Dei circa 300 identificati, una quarantina sono risultati estranei e perciò rilasciati. Invece 262 black bloc sono antagonisti arrivati da tutta Italia per ingaggiare battaglie urbane. Secondo i calcoli del Ministero dell'Interno, si sta toccando un picco di conflittualità. Nell'ultima settimana, il Viminale conta 330 manifestazioni con 38 situazioni critiche e 141 agenti feriti. Negli ultimi nove mesi, risultano oltre 8mila manifestazioni con 240 criticità e 325 feriti tra le forze dell'ordine: un aumento del 52% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
(07/10/2025 • 13:38)
Andria, spaccio di droga in centro: attività gestita da intera famiglia
È scattata a seguito di due sequestri di hashish e marijuana avvenuti a giugno e dicembre 2024 nel centro storico di Andria, l'indagine della Procura di Trani che ha portato all'esecuzione di un'ordinanza nei confronti di 6 soggetti indagati per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente in concorso, favoreggiamento personale ed evasione, con l’aggravante di essersi avvalsi della collaborazione di quattro minorenni. Lo spaccio, con base in via Suor Caterina del Balzo, consisteva nello smercio al dettaglio, in modo stabile e duraturo, di hashish, marijuana e cocaina a locali acquirenti. Le investigazioni hanno permesso di accertare che la conduzione dell'attività era in capo ad un unico nucleo familiare, di cui due fratelli risultano indagati, per i quali il Tribunale di Trani, su richiesta della Procura, ha disposto la misura cautelare in carcere per uno e agli arresti domiciliari per l'altro. I due ricoprivano il ruolo di coordinatori e responsabili coadiuvati dal padre, anch'egli indagato, procacciando la droga, con l'aggravante di essersi avvalsi della collaborazione di quattro minorenni, tra cui il fratello 17enne.
È scattata a seguito di due sequestri di hashish e marijuana avvenuti a giugno e dicembre 2024 nel centro storico di Andria, l'indagine della Procura di Trani che ha portato all'esecuzione di un'ordinanza nei confronti di 6 soggetti indagati per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente in concorso, favoreggiamento personale ed evasione, con l’aggravante di essersi avvalsi della collaborazione di quattro minorenni. Lo spaccio, con base in via Suor Caterina del Balzo, consisteva nello smercio al dettaglio, in modo stabile e duraturo, di hashish, marijuana e cocaina a locali acquirenti. Le investigazioni hanno permesso di accertare che la conduzione dell'attività era in capo ad un unico nucleo familiare, di cui due fratelli risultano indagati, per i quali il Tribunale di Trani, su richiesta della Procura, ha disposto la misura cautelare in carcere per uno e agli arresti domiciliari per l'altro. I due ricoprivano il ruolo di coordinatori e responsabili coadiuvati dal padre, anch'egli indagato, procacciando la droga, con l'aggravante di essersi avvalsi della collaborazione di quattro minorenni, tra cui il fratello 17enne.
(07/10/2025 • 13:36)
(07/10/2025 • 13:17)
Omicidio Pinna, in ospedale l'imprenditore Ragnedda: potrebbe aver tentato il suicidio
Il 41enne trasferito in Psichiatria a Sassari. Nessuna conferma dal suo legale, che aveva un appuntamento con lui in carcere. L'avvocato intende avere un colloquio con il 41enne al più presto
Il 41enne trasferito in Psichiatria a Sassari. Nessuna conferma dal suo legale, che aveva un appuntamento con lui in carcere. L'avvocato intende avere un colloquio con il 41enne al più presto
(07/10/2025 • 13:02)
Garlasco, il padre di Andrea Sempio: "Mio figlio ha la vita rovinata"
A "Mattino Cinque" Giuseppe Sempio sulle nuove indagini: "Persecuzione per la nostra famiglia"
A "Mattino Cinque" Giuseppe Sempio sulle nuove indagini: "Persecuzione per la nostra famiglia"
(07/10/2025 • 12:44)
Garlasco, l'ex maresciallo Giuseppe Spoto: "Non ho mai preso soldi dalla famiglia Sempio"
A "Quarto Grado" l'intervista esclusiva a Giuseppe Spoto: "Non avrei mai venduto il mio onore e la mia divisa per niente al mondo"
A "Quarto Grado" l'intervista esclusiva a Giuseppe Spoto: "Non avrei mai venduto il mio onore e la mia divisa per niente al mondo"
(07/10/2025 • 12:26)
Barista aggredita e rapinata a Maranello, la donna: "Presa a sprangate, è stato un incubo"
A "Mattino Cinque" la testimonianza della signora Carmela
A "Mattino Cinque" la testimonianza della signora Carmela
(07/10/2025 • 12:12)
Ultimo aggiornamento: 08/10/2025 &b000000WednesdayWednesday; 07:13