Ospiti
E' un giorno come tutti gli altri, fuori è buio ed io mi ritrovo a lavoro dinanzi ad un computer. Come potrebbe la mia mano non sfogliare le pagine di Internet e soffermarsi sulla pagina più bella e più vicina a me. Ecco dopo aver guardato e riguardato le foto dei nostri cari, dopo aver letto altri sfoghi di persone che come me non sanno più come esternare l proprio dolore, ecco proprio adesso mentre le mie gelide dita sfiorano questi tasti neri, una lacrima cade giù, il volto si scurisce tutto diventa più nero del solito ed inizio a pensare che la sofferenza ci accomuna, il dolore si è personale ma è di tutti, la sera scende lieta ma offusca le nostre menti e di nuovo quel pensiero riorna come un tormento. Vorrei scappare ma non posso, vorrei abbandonarmi in un lungo abbraccio, vorrei ritornare ad essere la tua dolce vita
vorrei un chiarimento su un tipo di rotatoria mista:
sono entrato nella rotatoria dando la precedenza ai veicoli che circolavano (detta alla francese con segnale di dare la precedenza,di rotatoria e i triangolini) la percorrevo senza trovare alcun segnale di dare precedenza ed all’intersezione entrava l’altro veicolo (a velocità sostenuta) con cui venivo in collisione senza darmi precedenza (detta all'italiana solo il segnale di rotatoria).
Sono intervenuti i vigili chiamati tempestivamente dalla controparte, risultato dopo due mesi
mi viene contestato la mancata precedenza detrazione di 5 punti mentre all’altro niente.
P:S io non ero del posto mentre l’altro abitava a pochi metri dalla rotatoria(conoscendo bene la rotatoria).
Chiedo che sia fatta giustizia per tutti coloro k hanno perso qlc in un modo ingiusto.SPero k in un futuro nessuna mamma dovrà ricevere una telefonata dove le ciene detto della perdita di un figlio.In Italia bisogna cambiare le leggi;ki n le rispetta k venga punito sul serio e ke paghi x il male ke farà per sempre ad una famiglia..Maicol verrà fatta giustizia anche per te.!!ti vorrò sempre bene occhioni azzurri
una sorella
L’idea gli era venuta a settembre, all’indomani della scoperta del furto di un hard disk sottratto al computer del giudice per le indagini preliminari Maria Vittoria De Simone. Alla fine Alessandro Migliaccio, giornalista napoletano che collabora con la trasmissione «Le Iene» ce l’ha fatta: è riuscito a introdursi nel nuovo palazzo di Giustizia di Napoli e a documentare - con l’aiuto di una telecamerina nascosta sotto la cravatta - «come sia facile muoversi indisturbati, sottraendo magari anche un fascicolo dagli uffici giudiziari». È sicuramente destinato ad aprire una nuova polemica sulla sicurezza del nuovo Tribunale il filmato che giovedì prossimo, alle 23, andrà in onda su Italia 1. Anche perchè, ieri, a visionarlo in anteprima è stato il ministro della Giustizia Clemente Mastella, in una pausa del congresso regionale dell’Udeur. La clip dura alcuni minuti e mostra il giornalista Migliaccio che riesce a guadagnare uno dei varchi d’accesso al Palazzo di Giustizia - quello di piazzale Mededil - eludendo i metal detector piazzati all’ingresso. «Farlo - spiega - è stato un gioco da ragazzi: mi sono accodato a un gruppo di avvocati che entravano, e che possono farlo senza passare sotto i metal detector, come deve invece fare il pubblico». Ma il colpo di teatro a Migliaccio riesce quando, su alcuni piani della Torre A che ospita il settore civile, mostra e riprende come sia riuscito a «rubare» un fascicolo (falso, e precedentemente sistemato accanto ad altri faldoni originali), portandoselo addirittura via con sé. Il video è stato mostrato ieri dallo stesso Migliaccio e dalla «iena» Giulio Golia, a Mastella. Immediata la replica del Guardasigilli: «Si tratta di un fatto gravissimo - ha commentato - Ora bisogna individuare i vari livelli di responsabilità che hanno consentito tutto questo». Che cosa farà?, gli ha chiesto Golia. «Prima di tutto farò vedere a chi di dovere questa scena, poi gli chiederò: E adesso che dobbiamo fare?. Per quel che mi riguarda, cercherò di prendere tutti i provvedimenti necessari».
stanotte se ne è andato un grande uomo, amico di tutti,
ciao Ale, sarai sempre il preferito.
